La libertà di essere se stessi
Il Giudice interiore e il conflitto tra dovere ed essereFormato:
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Descrizione
La comprensione dell’onnipresenza del Giudice interiore, sia personale sia come grande fratello collettivo, si è diffusa enormemente. Sembra ormai quasi accettata universalmente la presenza di questa struttura interna di controllo e sopravvivenza e degli effetti a dir poco ambivalenti che essa produce. Ciò non vuol dire che il riconoscimento diffuso e la comprensione (meno diffusa) di questa struttura psicosomatica si trasformino immediatamente in una diversa maniera di rapportarsi a se stessi e agli altri meno basata su giudizi e pregiudizi.
La libertà di essere se stessi spiega chiaramente che non è sufficiente capire intellettualmente la portata degli effetti limitanti e distruttivi del Giudice interiore, ma come sia assolutamente necessaria una pratica costante di attenzione nella vita di ogni giorno. Ciò significa imparare a riconoscere le emozioni e i sentimenti legati all’attività di giudizio, le tensioni fisiche che li accompagnano, le paure, il senso di colpa, le vergogne, la frustrazione. Significa anche integrare interiormente questa comprensione e conoscenza di sé, e di conseguenza cambiare i propri comportamenti, i modi di agire, il linguaggio stesso, in modo da cominciare a sostenere in noi stessi e nel mondo intorno a noi una visione e una pratica basate non sul conflitto e la divisione ma su cooperazione e solidarietà e il riconoscimento profondo della ricchezza della diversità.
Guarda il video della Conferenza (Martedì 12 Novembre 2013) di Avikal Costantino tenutasi presso la Libreria Mondadori di Via Marghera a Milano.
Dettagli
Edizione2
Data pubblicazione04/2013
Pagine208
RilegaturaBrossura
Isbn978-88-481-2866-7
Informazioni libro
La comprensione dell’onnipresenza del Giudice interiore, sia personale sia come grande fratello collettivo, si è diffusa enormemente. Sembra ormai quasi accettata universalmente la presenza di questa struttura interna di controllo e sopravvivenza e degli effetti a dir poco ambivalenti che essa produce. Ciò non vuol dire che il riconoscimento diffuso e la comprensione (meno diffusa) di questa struttura psicosomatica si trasformino immediatamente in una diversa maniera di rapportarsi a se stessi e agli altri meno basata su giudizi e pregiudizi.
La libertà di essere se stessi spiega chiaramente che non è sufficiente capire intellettualmente la portata degli effetti limitanti e distruttivi del Giudice interiore, ma come sia assolutamente necessaria una pratica costante di attenzione nella vita di ogni giorno. Ciò significa imparare a riconoscere le emozioni e i sentimenti legati all’attività di giudizio, le tensioni fisiche che li accompagnano, le paure, il senso di colpa, le vergogne, la frustrazione. Significa anche integrare interiormente questa comprensione e conoscenza di sé, e di conseguenza cambiare i propri comportamenti, i modi di agire, il linguaggio stesso, in modo da cominciare a sostenere in noi stessi e nel mondo intorno a noi una visione e una pratica basate non sul conflitto e la divisione ma su cooperazione e solidarietà e il riconoscimento profondo della ricchezza della diversità.
Guarda il video della Conferenza (Martedì 12 Novembre 2013) di Avikal Costantino tenutasi presso la Libreria Mondadori di Via Marghera a Milano.
Edizione:2
Pagine:208
Rilegatura:Brossura
Isbn:978-88-481-2866-7
Data pubblicazione:04/2013