Cardiopatia ischemica acuta e cronica

Cardiopatia ischemica acuta e cronica

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ATTENZIONE:ogni corso può essere svolto una sola volta ai fini dell’aggiornamento e non deve essere acquistato più volte.

In sintesi

  • Destinatari:Tutte le professioni sanitarie
  • Modalità:Online
  • Data inizio:15/01/2021
  • Durata:5 ore
  • Da fruire entro:31/12/2025

Offerte

Prezzo totale:
199,00284,00
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Informazioni aggiuntive

  • Studiare i contenuti dei moduli didattici.
  • Superare i test di apprendimento alla fine dei singoli moduli. Ogni test è considerato valido se la percentuale delle risposte corrette è di almeno 75% .
  • Compilare il questionario di gradimento (obbligatorio a fine percorso).
  • Segnalare argomenti di proprio interesse e contribuire allo sviluppo dei nuovi corsi (bottone proponi corso).
  • Scaricare e stampare l’attestato.

PIATTAFORMA DI EROGAZIONE

Il corso si svolge su http://ecm.accademiatn.it/

CARDIOPATIA ISCHEMICA ACUTA - CASISTICA

  • Sindromi coronariche acute non-ST elevationCaso clinico n. 1 - Angina instabile de novo
  • Caso clinico n. 2 - Infarto subendocardico acuto non-ST elevation
  • Caso clinico n. 3 - Infarto miocardico acuto non-ST elevation
  • Caso clinico n. 4 - Infarto miocardico transmurale acuto setto-apicale
  • Sindromi coronariche acute ST elevationCaso clinico n. 1 - Infarto miocardico transmurale acuto antero-apicale esteso
  • Caso clinico n. 2 - Infarto miocardico transmurale antero-apicale subacuto
  • Caso clinico n. 3 - Infarto miocardico transmurale acuto inferiore circoscritto
  • Caso clinico n. 4 - Infarto miocardico transmurale acuto infero-postero-laterale
  • Caso clinico n. 5 - Infarto miocardico acuto con shock cardiogeno
  • Caso clinico n. 6 - Infarto miocardico transmurale acuto antero-latero-apicale
  • Caso clinico n. 7 - Infarto miocardico transmurale acuto settale apicale

CARDIOPATIA ISCHEMICA CRONICA - CASISTICA

  • Caso clinico n. 1 - Cardiopatia ischemica cronica in fase dilatativa con severa disfunzione contrattile globale del ventricolo sinistro
  • Caso clinico n. 2 - Cardiopatia ischemica cronica in fase dilatativa con moderata disfunzione contrattile globale del ventricolo sinistro
  • Caso clinico n. 3 - Miocardiopatia dilatativo-ipocinetica su base ischemica con severa disfunzione sistolica globale del ventricolo sinistro
  • Caso clinico n. 4 - Cardiopatia ischemica cronica con severa disfunzione sistolica ventricolare sinistra ed ecocontrasto spontaneo endocavitario denso
  • Caso clinico n. 5 - Difetto settale ventricolare post-infartuale
  • Aneurismi ventricolari – 6 esempi di pazienti
  • Trombosi apicale del ventricolo sinistro – esempi di formazioni trombotiche apicali di vario tipo

Responsabile scientifico

Gian Luigi Nicolosi, Medico specialista in Malattie dell’apparato Cardiovascolare, con ampia esperienza in ecocardiografia clinica, autore di numerose pubblicazioni nazionali e internazionali.


Abstract

La cardiopatia ischemica è la patologia cardiaca più frequente in termini di incidenza e prevalenza nei Paesi industrializzati.

L’esecuzione di un esame ecocardiografico in Pronto Soccorso (PS) in tempi rapidi è fortemente raccomandata soprattutto nei casi con dolore toracico in atto, elettrocardiogramma (ECG) in 12 derivazioni non diagnostico e instabilità emodinamica.

L’ecocardiografia può avere un ruolo essenziale negli scenari descritti qui di seguito ai fini di diagnosi di una cardiopatia ischemica acuta: dolore toracico in atto con sopraslivellamento del tratto ST e rialzo degli indici di miocardionecrosi; dolore toracico in atto con sottoslivellamento del tratto ST e rialzo degli indici di miocardionecrosi (SCA-NSTEMI); dolore toracico in atto con ECG non diagnostico, dolore toracico pregresso recente con ECG non diagnostico. Il riscontro della combinazione tra negatività della troponina e una normale cinetica regionale del ventricolo sinistro all’ecocardiogramma, sia in presenza sia in assenza di alterazioni ECG dubbie, è un utile strumento per la decisione di dimettere il paziente dal PS con relativa sicurezza, dopo un adeguato periodo di osservazione e l’esclusione di altre patologie.

Il frequente ricorso all’ecocardiografia nel Dipartimento di Emergenza-Urgenza si deve alla sua facilità di utilizzo e alla sua riproducibilità direttamente al letto del paziente, associata a un rapporto costo/efficacia sicuramente favorevole e a una maggiore conseguente appropriatezza nel richiedere una consulenza specialistica e/o proporre un ricovero o una procedura invasiva.

Con l’invecchiamento generale della popolazione e con il progresso delle procedure di cardiologia interventistica e/o cardiochirurgia, capita sempre più spesso di incontrare in Pronto Soccorso (PS) pazienti affetti da cardiopatia ischemica cronica in esiti di pregresso infarto miocardico acuto, di rivascolarizzazione coronarica percutanea e/o di rivascolarizzazione chirurgica.

L’ecocardioscopia in PS permette di valutare l’entità del rimodellamento ventricolare sinistro post-infartuale, regionale o globale, di stimare la capacità contrattile del ventricolo sinistro e di identificare eventuali complicazioni della cardiopatia ischemica quali aneurismi ventricolari, trombi apicali e insufficienza mitralica funzionale post-ischemica.

Nei pazienti con angina cronica stabile o coronaropatia nota, un rimodellamento patologico sfavorevole del ventricolo sinistro correla con una prognosi sfavorevole. Una frazione di eiezione del ventricolo sinistro significativamente depressa, un alto score di asinergie segmentarie e un pattern di riempimento transmitralico ventricolare sinistro di tipo restrittivo identificano un sottogruppo di pazienti a più alto rischio, nei quali è fondamentale intraprendere un intervento farmacologico aggressivo e garantire un follow-up clinico-ecocardiografico ravvicinato seriato, eventualmente in previsione di nuove procedure interventistiche.