Solo otto anni fa perse quasi tutto nell’arco di una settimana, dopo che i medici  le diagnosticarono una grave forma di leucemia che le avrebbe lasciato poco da vivere: dai tre giorni alle tre settimane di vita.
L’unica cosa che sembrava rimanerle era la sua musica.
I medici che ne compresero l’importanza, anche se costretta a una camera sterile,  dove nessuno era autorizzato a toccarla a causa del pericolo mortale, le consentirono di avere un pianoforte elettronico da palcoscenico.
In effetti la sua disciplina di pianista la aiutò molto nei momenti più bui e sembrava funzionnasse, ma i forti effetti collaterali della chemioterapia l’accompagnavano quasi sempre, e ogni concerto che teneva la riportava in pericolo di morte.
Dopo quattro anni di lotta tra la vita e la morte si trovò costretta a prendere una decisione: poiché le varie modalità e terapie di guarigione non l’avevano aiutata del tutto, smise di suonare il pianoforte e passò giornate intere a pregare e meditare, poiché sapeva che questa era la sua ultima possibilità di trovare delle risposte.
Due mesi dopo iniziò ad udire e vedere gli Angeli. In special modo l’Arcangelo Raffaele che stava al suo fianco dandole chiare istruzioni su come tornare in salute. Da quel momento i progressi furono evidenti.
Così spinta dal fatto che gran parte dei pazienti con lei ricoverati non ce la fecero, Isabelle decise di dover aiutare le persone a comprendere il potere della preghiera, della meditazione e di lavorare con gli angeli.
Oggi dopo aver approfondito, studiato e sperimentato diverse tecniche, aiuta le persone a vivere una vita più sana, più felice e più realizzata attraverso seminari, conferenze, coaching spirituale, musica e scrittura.